Lo spettrometro ottico
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Qui presento la costruzione di uno
spettrometro ottico di semplice
realizzazione. Uno spettrometro ottico è uno strumento in grado di mostrare lo
spettro della luce. Questo, anche se è molto semplice, permette una risoluzione
di circa 1 nm. Il principio di funzionamento è piuttosto semplice: la luce passa
attraverso una fessura e attraversa un
reticolo di diffrazione;
lo spettro
prodotto viene raccolto da una webcam e analizzato con un software opportuno. Per la costruzione mi sono basato sulle istruzioni di
Theremino:
https://www.theremino.com/en/downloads/automation#spectrometer . Qui si vede il contenitore; deve essere tutto verniciato nero
opaco. La parete di destra ha la
finestra che alloggerà la fessura che delimita il fascio di luce. Si vede anche il diaframma che ha lo scopo di
schermare la luce non desiderata. Qui sotto si vede il dettaglio del diaframma anti-riflessi e
della fessura, ricavata da una latta dell'olio e tagliata con un
disco da taglio per metalli Dremel. Lo spessore della fessura è di circa 2
mm. Questa è la parte attiva dello spettrometro. La webcam che ho
scelto ha una risoluzione di 1080p. Alla webcam deve essere tolto il
contenitore. L'obiettivo deve essere svitato completamente e deve essere rimosso
il filtro infrarosso per estendere l'intervallo di valori misurabili. Il filtro
infrarosso si presenta come un vetrino violetto quadrato; è l'elemento ottico più
vicino al sensore della webcam. Deve essere tolto con delicatezza perché è
incollato ed è molto sottile e fragile. Intorno all'obiettivo c'è un tubetto nero che serve ad
evitare che la luce proveniente dalla fessura colpisca direttamente l'obiettivo
stesso. Ho usato un pezzetto di guaina termorestringente. Il cuore dello spettrometro è il
reticolo di
diffrazione che si vede a sinistra: è quello che scompone la luce nelle sue
varie componenti. Lo si può acquistare facilmente in internet; serve il modello
con 1000 linee/mm. Occorre prestare attenzione all'orientamento del reticolo: le
linee devono essere verticali rispetto alla webcam. Per permettere la messa a fuoco dell'obiettivo senza ruotare
il reticolo non è possibile incollarlo all'obiettivo stesso. Ho quindi
realizzato un supporto indipendente per fissarlo; lo si vede sulla destra,
parzialmente smontato. Qui sotto si vede l'assemblaggio completo della telecamera e
del reticolo di diffrazione. È montato su una tavoletta di legno per poterlo
orientare facilmente in fase di taratura. Parte destra dello spettrometro. Si notino i bordi inclinati
dello schermo anti-riflessi; è stato posto a circa 1/3 della lunghezza del
contenitore. La fessura deve essere all'altezza della lente frontale
dell'obiettivo. Parte sinistra dello spettrometro. La tavoletta che sostiene
la webcam e il reticolo di diffrazione è fissata con due viti passanti sui lati
per permetterne l'orientamento. L'inclinazione è di circa 30 gradi. Aumentando
l'inclinazione aumenta la luminosità ma diminuisce la risoluzione. La webcam è
montata in modo che la sua parte alta sia rivolta sul lato sinistro dello
spettrometro. La messa a fuoco deve essere effettuata sulla fessura. Questo è lo spettrometro completo prima di chiudere il
coperchio. Davanti alla fessura è opportuno porre uno schermo di
plastica traslucida
per evitare luce diretta all'interno dello strumento. Lo schermo è fissato con
due piccole calamite incassate nello spessore del legno della parete anteriore;
una lastrina di ferro, annerita, lo tiene fermo. Qui sotto ci sono un po' di spettri presi con il mio
spettrometro. Il software è quello di
Theremino. Questo SW è portable: basta scompattarlo ed eseguirlo. Il primo spettro che si vede è quello relativo ad una lampada
fluorescente compatta, nota come "a risparmio energetico", una CFL.
Questo spettro è importante perché presenta due
picchi, a 436 nm e a 546 nm, utili per la taratura dello spettrometro.
Questo è lo spettro del Sole. I buchi a 685 nm e a 760 nm
sono dovuti all'assorbimento dell'ossigeno atmosferico.
Questo è lo spettro di una lampada alogena. È evidente
l'estensione dello spettro nella zona infrarossa.
Questa è una lampada di Wood; è una lampada fluorescente in
cui il vetro filtra la tutta luce tranne la parte vicina dell'ultravioletto. È
utilissima per stimolare la fluorescenza di vari oggetti.
Questo è lo spettro emesso da una zona bianca di un monitor
Philips 273V7QDAB. Si vedono bene i picchi dei LED.
Questo è lo spettro emesso dalla clorofilla quando è
illuminata dalla luce ultravioletta. È rossa.
Qui di seguito ci sono gli spettri di alcuni LASER. Si vede
subito come lo spettro sia limitato ad un picco molto stretto. Indicherò la
lunghezza d'onda nominale. LASER infrarosso da 808 nm. Serve usualmente per il
pompaggio di altri
LASER.
LASER rosso da 660 nm. È un ottimo
LASER e potrebbe essere usato anche per
olografia.
LASER HeNe rosso a 633 nm. Il colore è
un bellissimo rosso scarlatto. Specifico "rosso" perché il LASER Elio-Neon può
essere anche giallo, arancione e verde.
LASER verde a 532 nm. Ne ho due: uno è un
modulo UG120 della LambdaPro. L'altro, quello usato per questo spettro, è un
puntatore. Questo LASER non emette direttamente nel verde: è
un DPSSL (Diode Pumped Solid State LASER). Un LASER a 808
nm pompa un secondo LASER (penso che sia un Nd:YVO4 -
Neodymium doped Yttrium orthoVanadate) che emette nell'infrarosso a 1064 nm.
Questa radiazione attraversa un cristallo di KTP (più esattamente: KTiOPO4
- Potassium Titanyl Phosphate) che ne dimezza la lunghezza d'onda.
Ci sono dei filtri, probabilmente di scarsa qualità, che dovrebbero fermare le
radiazioni infrarosse a 808 nm e a 1064 nm: i relativi picchi sono quindi ben visibili.
LASER viola a 405 nm. Questo è il LASER usato nei lettori dei
dischi Blu-ray. Stimola
la fluorescenza in molti materiali.
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