Il contatore Geiger
|
Finalmente ho terminato la costruzione del mio nuovo
contatore Geiger. I primi due contatori Geiger sono
stati l'LX.772 di Nuova Elettronica, costruito nel 1986 appena dopo l'incidente
di Chernobyl, e un
Frieseke&Hoepfner FH40T, un
contatore militare della Germania dell'Est
del 1964. Questo contatore Geiger è basato su un processore ATMEGA328P (item ebay: 180902957524),
compatibile Arduino.
Come sonde ho scelto tre
tubi Geiger-Müller russi.
Il primo è il SI-29BG (item ebay:
190688851897) che sopporta, senza saturare, alti livelli di
radioattività. Il secondo è il SI-8B (item ebay:
400290760149), molto più sensibile del primo. Il terzo è il
SBT-11A (item ebay: 281130143163), sensibile anche alle radiazioni
Alfa.
Qui puoi vedere
la pagina del contatore e
qui
lo schema elettrico. Qui sotto si vede la valigetta che contiene
il contatore e le due sonde. Qui si vede il contatore acceso con la sonda piccola e il cavo USB
che serve per collegarlo ad un PC. Con il PC si può cambiare il SW (e quindi
tarare i ratei di conversione CPM-µSv/h per ciascuna sonda) e salvare i dati con
le misure. Inoltre il collegamento USB permette di alimentare tutto il circuito,
senza utilizzare la pila. I tre interruttori sono On-Off; luce display e
cicalino audio On-Off. I cavi delle sonde sono lunghi circa 1,5 metri ciascuno. Qui sotto si vedono in dettaglio i connettori. Sono uno per il
collegamento USB (item RS-Components: 4686327) e l'altro è l'XLR a 4 poli per il
collegamento delle sonde. I pin sono così utilizzati: + e - di alimentazione a
400 V per le sonde; due fili per il jumper del processore per
scegliere il rateo di
conversione opportuno; la massa è il GND del circuito. Qui sotto si vede il portapila in dettaglio. Ho scelto un modello a
cassettino (item RS-Components: 508116) per poter cambiare la pila senza dover
smontare il contenitore. Qui sotto si vede l'interno del contatore. In particolare, sulla destra
del circuito, ci sono i fili tra il pin 15 del processore e la massa: servono
per indicare al processore quale sonda si sta utilizzando. Si vede poi il piccolo ponticello
di filo rosso che bypassa la resistenza di limitazione da 4,7 MOhm
che è stata collegata
direttamente in serie a ciascun tubo
Geiger-Müller. Questo,
unito al fatto che il segnale è prelevato verso massa, mi ha permesso di
utilizzare dei cavi piuttosto lunghi per le sonde. I cavi sono due robusti
cavi audio da palco (2 poli più schermo). La taratura dei 400 V, valida per entrambe
per le sonde, è stata effettuata tramite un partitore 1:1000 con resistenza di
ingresso da 1 GOhm (item RS-Components: 2960780) e resistenza verso massa da
1001 kOhm (due resistenze in serie). Questo mi ha permesso di non sovraccaricare
il survoltore del circuito mentre lo taravo. Qui sotto si vede la sonda basata sul tubo
Geiger-Müller SI-29BG. Le grigliette
per proteggere le sonde le ho ritagliate da una
griglia di alluminio recuperata da un bidone del riciclo metalli. Ho realizzato una lastra di alluminio da anteporre ad
entrambe le sonde per fermare le radiazioni
Beta e misurate
quindi solo le Gamma. Qui sotto si vede l'interno della sonda basata sul tubo
Geiger-Müller SI-29BG. Il tubo è
sospeso tramite uno spago cerato in modo che stia a circa 0,5 cm dalla griglietta.
Il fatto che il tubo sia sospeso lo
isola elettricamente dalla griglietta e lo protegge un po' anche da eventuali urti. Qui sotto si vede la sonda basata sul tubo
Geiger-Müller SI-8B
(pancake). Vista la delicatezza della finestra in mica di questo tubo e visto
che
di fatto è sensibile solo
alle radiazioni
Beta e
Gamma, l'ho protetto con un foglio di plastica fine utilizzato come
copertina trasparente per le rilegature da copisteria. Aggiornamento: il foglio di plastica trasparente è stato
sostituito da un cartoncino nero perchè ho scoperto che il tubo Geiger-Müller
SI-8B è sensibile alla luce e in particolare agli
UV:
probabilmente ionizzano il gas interno al tubo. Qui sotto si vede l'interno della sonda basata sul tubo
Geiger-Müller SI-8B. Il tubo è
tenuto fermo da uno strato di spugna espansa (non mostrato
nella figura) posto tra la parte terminale dello
zoccolo e il coperchio del contenitore. Qui sotto si vede la sonda basata sul tubo
Geiger-Müller SBT-11A
(pancake). È sensibile anche alle radiazioni
Alfa. Qui sotto si vede l'interno della sonda basata sul tubo
Geiger-Müller SBT-11A. Il
tubo è tenuto fermo da due pezzi di spugna espansa. Una volta realizzati il contatore e le sonde, mi sono posto il problema della
taratura. Fortunatamente la taratura si effettua via SW variando i ratei di
conversione, indipendentemente per le due sonde. La terza,
basata sul tubo SBT-11A, non è calibrata. Il problema è che non ho una
campione tarato. Mi sono dovuto accontentare della radiazione di fondo. Ho chiesto all'ARPA se potevano dirmi quanto era il
fondo naturale a Milano. Mi hanno risposto:
"Per Milano 100 nSv/h è il valore medio che in genere si
trova con qualche differenza tra prati, asfalto, casa e cemento. La media però è
quella". Ho tarato
entrambe le sonde per questo valore, integrando
le misure su 10
minuti. Un controllo su un oggetto radioattivo ha
mostrato misure congruenti per entrambe le sonde.
Per vedere le statistiche di accesso a questo sito dal 9 agosto 1999:
Torna in cima alla pagina Copyright İ 1999-2023 Alberto Marturini Pagina aggiornata il: 20 gennaio 2018. $ |